Unghie

Le unghie sono lamine cornee, che si formano per l’ispessimento dello strato corneo della faccia dorsale delle falangi distali delle dita, dove le scagliette dei corneociti sono fittamente stipate e aderenti. Organi ridotti nella specie umana, mantengono una qualche funzione di supporto rigido per i polpastrelli e per le loro terminazioni nervose: infatti in caso di perdita dell’unghia il polpastrello riduce la propria sensibilità tattile.

Le unghie sono lamine quadrangolari semitrasparenti a convessità superiore, di colore rosato in quanto traspare il colore del sangue della ricca rete vascolare sottostante; il piano connettivale al quale sono saldamente ancorate è detto letto ungueale.

Nell’unghia si distinguono una radice, un corpo e un’estremità libera. I margini della radice e del corpo sono inseriti in un solco cutaneo, per cui appaiono ricoperti da una piega della cute (vallo ungueale) che si prolunga sulla lamina ungueale con una cuticola cornea detta eponichio.

La radice dell’unghia, flessibile ed elastica, rappresenta la porzione posteriore assottigliata della lamina ungueale. Si presenta come un’area biancastra a margine convesso (lunula), più evidente nel primo dito.

Il corpo dell’unghia ha colorito roseo per la trasparenza del derma sottostante; distaccata però l’unghia dalla sua sede, il colore si rivela giallastro tipico delle
sostanze cornee. Lo spessore del corpo dell’unghia è in media 0,3-0,5 mm, ma nel primo dito del piede può superare il millimetro.

L’estremità libera, o limbo, perde i suoi rapporti con il letto ungueale a causa dello scivolamento in senso prossimo-distale della lamina ungueale e si presenta di
lunghezza variabile in relazione all’accrescimento e all’usura dell’unghia e alle preferenze estetiche individuali.

Struttura

A livello microscopico l’unghia è costituita da corneociti trasparenti e appiattiti in forma di microscopiche scaglie, relativamente impermeabili all’acqua, ricchi di cheratine e privi di granuli cheratoialini e di tonofibrille (nell’epidermide dell’unghia manca lo strato granuloso). In essi sono ancora presenti residui nucleari. La stratificazione dei corneociti ungueali è caratteristica, in quanto risultano sovrapposti come le tegole di un tetto, con i margini liberi rivolti in avanti e strettamente aderenti tra loro.

Le scaglie aderiscono l’una all’altra in modo omogeneo; tuttavia tra esse si possono reperire talvolta piccole raccolte d’aria che traspaiono in superficie come piccole macchie bianche.

Il letto ungueale è formato dallo strato germinativo dell’epidermide dell’unghia e dal sottostante derma.

Lo strato germinativo a livello della radice e in corrispondenza della lunula prende il nome di matrice ungueale, in quanto responsabile principale della formazione della lamina ungueale. Le sue cellule proliferano attivamente e, per la presenza del vallo ungueale e dell’eponichio, progrediscono in senso distale anziché dal basso in alto. Ciò determina una spinta di tutti i cheratinociti dell’epidermide dell’unghia, e quindi anche dei corneociti della lamina ungueale, in senso prossimo-distale: l’unghia cioè non si accresce in spessore, ma si allunga. L’asportazione della matrice per più di 2/3 impedisce il riformarsi di una nuova unghia.

Nella matrice sono dimostrabili anche cellule di Langerhans e melanociti, che tuttavia non producono se non scarse quantità di melanine.

La porzione di epidermide sottostante la lamina ungueale è detta iponichio: rispetto alle altre regioni cutanee, manca degli strati granuloso e lucido per cui l’iponichio trapassa nettamente nella lamina cornea dell’unghia, alla quale aderisce solidamente. Alla punta di ciascun dito le cellule superficiali dell’iponichio subiscono un processo apoptotico rapido, che permette alla lamina ungueale di staccarsi dell’eponichio stesso e proseguire l’accrescimento in senso orizzontale: se ciò non avvenisse, la lamina ungueale seguirebbe la curva del polpastrello rivestendolo. Dove la lamina ungueale si stacca dall’iponichio, si forma il solco distale.

Il derma del letto ungueale presenta papille laminari a orientamento longitudinale; in corrispondenza della lunula le creste sono basse e sottili, ma si fanno però sempre più alte e voluminose sotto il corpo dell’unghia. Il connettivo dermico è povero di fibre elastiche ma ricco di compatti fasci collageni longitudinali oppure perpendicolari alla superficie. Questi ultimi raggiungono in profondità il periostio
della falange, stabilendo un valido mezzo di fissità del derma e della lamina dell’unghia al sottostante piano osseo.

Il vallo ungueale è una piega cutanea, riccamente vascolarizzata e innervata, la cui struttura risulta identica a quella della cute. Lo strato germinativo continua con la matrice dell’unghia e quello corneo si appoggia alla superficie dorsale dell’unghia delimitando, come eponichio, il solco ungueale.

A differenza del pelo, dove il fenomeno è ciclico, la crescita dell’unghia è continua (O, 1-1 mm al giorno) anche se condizionata da numerosi fattori. Essa, infatti, è più rapida nell’età infantile, nei mesi estivi e nelle dita delle mani, in particolare nelle prime due dita.

Anche traumi o malattie sistemiche acute possono influenzarne la velocità di crescita, fino a causare transitori arresti nell’attività della matrice che possono riflettersi in successive alterazioni morfologiche della lamina, di notevole importanza clinica (solchi di Beau).

È bene sfatare la leggenda secondo cui le unghie, come i peli, continuano a crescere dopo la morte per alcuni giorni: l’effetto apparente di crescita è in realtà dovuto alla retrazione della cute causata dalla sua disidratazione post mortem.

La composizione chimica della lamina ungueale è data da diversi tipi di cheratine, simili a quelle dei peli; le proteine fibrillari sono a basso contenuto di zolfo, mentre quelle globulari ad alta concentrazione di zolfo comprendono proteine ricche di glicina, tirosina e cisteina. I fosfolipidi sono presenti, talora legati a minime quantità di calcio. In generale modesto è il contenuto in sali minerali (cui non sono correlate la durezza e la resistenza delle unghie): sono presenti ferro, sodio, potassio, magnesio, mentre lo zinco è più abbondante che nell’epidermide delle altre regioni. Il contenuto medio di acqua è intorno al 18%, ma può variare rapidamente: se supera il 25% le unghie diventano tenere e flessibili, se scende sotto il 15% diventano secche e fragili.





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