- in superficie troviamo l’epidermide, che è un epitelio di rivestimento, di origine ectodermica;
- al di sotto di esso troviamo il derma, che rappresenta uno strato connettivale fibrillare denso, di origine mesodermica;
- ancora più profondamente è presente l’ipoderma, che è il livello più profondo della cute, di natura connettivale fibrillare lassa arricchito di una variabile quantità di tessuto adiposo. In alcuni libri di testo l’ipoderma viene considerato come uno strato a sé stante dalla cute (che così risulta suddivisa solo in epidermide e derma); infatti, l’ipoderma viene anche indicato col termine sottocute o tela sottocutanea.
In alcuni punti del corpo la struttura della cute è riconducibile ai soli primi due strati, per l’assenza dell’ipoderma; questo accade nella volta cranica, nel naso, nella palpebra e nel padiglione dell’orecchio. Invece, in altre zone del corpo l’ipoderma è particolarmente esteso e spesso per via di un’abbondante quantità di tessuto adiposo, tanto da poter essere chiamato pannicolo adiposo.
Gli annessi cutanei (o produzioni cutanee) e le terminazioni nervose sono variamente distribuiti nello spessore della cute nelle varie regioni del corpo.
Elasticità della cute
La cute possiede una certa tensione elastica, che si sviluppa maggiormente lungo delle linee di forza chiamate linee di Langer, disposte nella direzione della minore estensibilità.
Grazie a questo suo caratteristico tono elastico, se preleviamo un frammento di cute, esso raggiungerà dimensioni minori rispetto all’area da cui è stato prelevato.
Generalità sulla vascolarizzazione
L’epidermide non è attraversato da alcun vaso. I vasi decorrono esclusivamente nel derma e nell’ipoderma. Dunque, l’epidermide scambia le sostanze necessarie a soddisfare il suo metabolismo con i vasi capillari dello strato più superficiale del derma (lo strato papillare) tramite meccanismi di diffusione.
