Osso etmoide

L’etmoide è un osso impari e mediano situato al davanti dello sfenoide e dietro all’osso frontale.

Esso prende parte sia al neurocranio, sia al viscerocranio; nello specifico, partecipa alla formazione della fossa cranica anteriore, delle cavità orbitarie e, soprattutto, delle cavità nasali.

Nell’etmoide si possono distinguere diverse porzioni:

  • una lamina verticale mediana che, intersecata perpendicolarmente da una lamina orizzontale, viene divisa in:
    • una parte superiore più breve, detta crista galli;
    • una parte inferiore più lunga, detta lamina perpendicolare;
  • la lamina cribrosa, che corrisponde alla lamina orizzontale appena citata;
  • i labirinti etmoidali, che sono le due masse laterali sospese alle estremità laterali della lamina cribrosa, e che si estendono all’incirca per tutta la lunghezza della lamina perpendicolare.
Faccia anteriore, faccia superiore, faccia posteriore e faccia laterale sinistra dell'etmoide, con indicazione delle peculiari caratteristiche morfologiche.
Osso etmoide visto da davanti, da sopra, da sotto e di lato.

Crista galli

La crista galli corrisponde alla porzione della lamina verticale mediana situata al di sopra dell’intersezione con la lamina cribrosa.

La crista galli sporge nella fossa cranica anteriore e su di essa prende inserzione l’estremità anteriore della falce cerebrale.

Anteriormente presenta due sporgenze, chiamate ali della crista galli (o processi alari), tramite le quali si mette in rapporto con l’osso frontale, permettendo la formazione del foro cieco del frontale.

Lamina perpendicolare dell’etmoide

La lamina perpendicolare è la parte inferiore, più estesa, della lamina verticale mediana; dunque, è posta inferiormente alla lamina cribrosa.

Essa partecipa, insieme al vomere, alla costituzione della parte ossea del setto nasale.

Data la sua forma pentagonale, la lamina perpendicolare presenta cinque margini:

  • margine superiore, in diretta continuazione con la lamina cribrosa;
  • margine anterosuperiore, che si articola con la spina nasale del frontale e con la linea d’unione delle due ossa nasali;
  • margine anteroinferiore, che si articola con la cartilagine del setto nasale;
  • margine inferiore, che si articola col vomere;
  • margine posteriore, che si articola con la cresta (o rostro) dell’osso sfenoide visibile nella faccia anteriore di quest’ultimo (il rostro sfenoidale si continua anche nella faccia inferiore dello sfenoide, ma qui si articolerà col vomere).

Lamina cribrosa

La lamina cribrosa è una lamina orrizzontale non molto estesa che incrocia ad angolo retto la lamina verticale mediana dell’etmoide nella sua parte superiore.

Descrizione dettagliata delle caratteristiche morfologiche dell'etmoide.
Modello 3D dell’osso etmoide, visto superiormente, anteriormente e posteriormente.

È chiamata lamina cribrosa perché si presenta bucherellata da numerosi piccoli fori, i fori cribrosi, attraverso cui passano i filuzzi del nervo olfattivo.

Essa è inserita nell’incisura etmoidale dell’osso frontale (l’articolazione con quest’ultimo osso avverrà tramite le facce superiori dei labirinti etmoidali).

Sulla superficie superiore della lamina cribrosa, che si trova nella fossa cranica anteriore, poggiano i bulbi olfattivi.

La sua superficie inferiore forma parte della volta delle cavità nasali.

Labirinti etmoidali

I labirinti etmoidali corrispondono alle due masse laterali a forma di parallelepipedo con maggior asse anteroposteriore.

Essi sono frapposti tra le cavità orbitarie e le cavità nasali, partecipando alla formazione delle loro pareti.

In linea generale, sono collocati davanti allo sfenoide, dietro al processo frontale dell’osso mascellare e all’osso lacrimale, sotto alla parte nasale dell’osso frontale e sopra al corpo dell’osso mascellare e alla parte perpendicolare dell’osso palatino.

Essi presentano numerose piccole cavità al loro interno, chiamate cellette o cellule etmoidali e suddivise in cellule etmoidali anteriori, medie e posteriori, che gli conferiscono notevole fragilità poiché queste cavità sono separate tra loro dall’interposizione di sottili lamelle ossee. Inoltre, le cellule etmoidali rappresentano nel loro insieme i due seni etmoidali, che fanno parte dei seni paranasali e dunque sono in comunicazione con le cavità nasali.

In ciascuno dei labirinti etmoidali sono individuabili sei facce:

  • faccia laterale o lamina orbitaria o lamina papiracea;
  • faccia mediale;
  • faccia superiore;
  • faccia inferiore;
  • faccia anteriore;
  • faccia posteriore.

Faccia laterale dei labirinti etmoidali

La faccia laterale dei labirinti etmoidali è chiamata lamina orbitaria poiché costituisce la maggior parte della parete mediale della cavità orbitaria.

Essa si presenta liscia e sottile, con forma quadrangolare. È anche detta lamina papiracea perché è tanto sottile da lasciare intravedere per trasparenza le cellule etmoidali.

Nella cavità orbitaria la faccia laterale dei labirinti etmoidali è articolata anteriormente con l’osso lacrimale, posteriormente con lo sfenoide, inferiormente con l’osso mascellare, infero-posteriormente col processo orbitario dell’osso palatino, superiormente con l’osso frontale.

Scheletro della cavità orbitaria, con indicazione delle sue caratteristiche morfologiche.
Rapporti della lamina orbitaria dell’etmoide.

Superiormente, ovvero a livello della sutura col frontale, sono presenti i fori di uscita dei canali etmoidali superiore e posteriore.

Faccia mediale dei labirinti etmoidali

La faccia mediale contribuisce alla formazione della parete laterale delle cavità nasali.

Da ciascuna delle due facce mediali sporgono due sottili lamine ossee leggermente ripiegate su sé stesse e dirette in basso e medialmente; esse sono:

  • la conca nasale media (o cornetto nasale medio o turbinato medio), più grande e situata più in basso, che si articola posteriormente con l’osso palatino;
  • la conca nasale superiore (o cornetto nasale superiore o turbinato superiore), più piccola e situata postero-superiormente.

In alcuni casi è possibile ritrovare un’ulteriore piccola conca nasale, detta conca nasale suprema (o cornetto nasale supremo o turbinato supremo), posta al di sopra della conca nasale superiore.

Tra la parete mediale del labirinto etmoidale e ciascuna conca nasale sono compresi i meati nasali, distinguibili in meato nasale superiore e meato nasale medio (rispettivamente per la conca nasale superiore e quella media). I meati nasali ricevono gli sbocchi di vari seni paranasali.

Faccia superiore dei labirinti etmoidali

La faccia superiore presenta alcune cellule etmoidali incomplete che si completeranno articolandosi con l’incisura etmoidale dell’osso frontale (sulla quale sono presenti delle corrispondenti cellule etmoidali incomplete).

Inoltre, vi si trovano due docce che, giustapponendosi alle corrispondenti docce dell’incisura etmoidale del frontale, formano i canali etmoidali anteriore e posteriore.

Faccia inferiore dei labirinti etmoidali

La faccia inferiore dei labirinti etmoidali si articola con l’osso mascellare.

Essa presenta una lamella sottile e allungata, chiamata processo uncinato, diretta in basso, in dietro e lateralmente, fino ad articolarsi con il processo etmoidale della conca nasale inferiore.

Dietro al processo uncinato si riscontra un rilievo a parete sottile, la bolla etmoidale. Antero-inferiormente alla bolla etmoidale vi è la cosiddetta apertura o doccia semilunare che dà accesso all’infundibolo etmoidale, vale a dire un canale a forma di imbuto situato nella parete laterale del meato nasale medio. Al centro dell’infundibolo etmoidale sbocca il seno mascellare, mentre anteriormente comunica con il seno frontale.

Faccia anteriore dei labirinti etmoidali

La faccia anteriore si articola con l’osso lacrimale e si estende fino al processo frontale dell’osso mascellare.

Faccia posteriore dei labirinti etmoidali

La faccia posteriore si articola con il corpo dello sfenoide e con il processo orbitario dell’osso palatino.


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