Giunzione dermoepidermica

Il limite tra derma ed epidermide è perfettamente demarcato dalla membrana basale, che presenta un aspetto ondulato per l’alternarsi di prolungamenti e creste epidermiche e rilievi connettivali (papille dermiche).

II derma aderisce alla sovrastante epidermide con l’interposizione della membrana basale, indicata anche come giunzione dermoepidermicala quale è costituita da una lamina basale (o lamina densa) dello spessore di 20-50 nm, a contatto con il plasmalemma delle cellule epiteliali dalle quali è prodotta, da una lamina lucida a contatto con il tessuto connettivo del dermae da una lamina fibroreticolare di fibrille collagene ed elastiche con funzioni di ancoraggioqueste ultime prodotte e organizzate dalle cellule del connettivo dermico.

La membrana basale permette un adeguato trasporto di ossigeno e metaboliti dalla matrice extracellulare del derma papillare fino alle cellule epidermiche e l’eliminazione dei loro cataboliti. La sua presenza è decisiva per controllare la crescita, lo sviluppo morfologico e la migrazione dei cheratinociti.

Al microscopio elettronico si identificano nella membrana basale tre zone differenti che, dall’esterno all’interno sono:

  1. lamina basale (o densa): è costituita da una rete tridimensionale di fibrille collagene di tipo IV, che conferisce resistenza e flessibilità oltre a rappresentare un filtro/barriera che impedisce il passaggio di sostanze con peso molecolare superiore a 40.000 Dalton; contiene laminina, fibronectina e proteoglicani;
  2. lamina lucida: elettrontrasparenteè la zona più debole, attraversata da filamenti di ancoraggio la cui funzione è assicurare le cellule epiteliali alla lamina densadove si inseriscono; contiene laminina e altre glicoproteine necessarie per l’adesione cellulare;
  3. lamina fibroreticolare: è caratterizzata dalle fibrille di ancoraggio di collagene di tipo VII e dall’unione
    alle fibre elastiche del derma. Presenta un importante ruolo nelladesione dermoepidermica.

La forza stabilizzante più importante della giunzione dermoepidermica dipende dall’esistenza di un vero e proprio cemento viscoso tra derma ed epidermide e dalla presenza di emidesmosomi che uniscono i cheratinociti basali alla lamina basale.

Il citoscheletro dei cheratinociti dell’epidermide è connesso alla matrice fibrosa del derma tramite fasci di filamenti di cheratina che fanno capo agli emidesmosomi e, attraversando la lamina lucida, si portano alla lamina densa (filamenti di ancoraggio).

Aumentano ulteriormente la stabilità della giunzione i dotti escretori delle numerose ghiandole sudoripare eccrine che affrontano l’epidermide a livello di lunghi prolungamenti epiteliali che penetrano in profondità tra le papille dermiche.

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