Derma

Il derma è una membrana biancastra, distensibile ed elastica, di tessuto connettivo denso a fasci intrecciati con spessore variabile da 0,3 a 4 mm secondo le regioni corporee, molto sottile in corrispondenza della cute delle palpebre, più spessa a livello della palma della mano e della pianta del piede.

Le cellule predominanti nel derma sono i fibroblasti, seguiti da mastociti e macrofagi, oltre a cellule in transito provenienti dal sangue come linfociti, granulociti e plasmacellule, soprattutto durante i processi infiammatori.

La componente amorfa del derma è rappresentata da acqua, elettroliti, glicoproteine e proteoglicani; questi ultimi sono i responsabili della viscosità e, se ricchi di esteri solforici, anche della densità della sostanza fondamentale. L’acido ialuronico è il principale proteoglicano non solforato presente a livello dermico, capace di trattenere grandi quantità d’acqua, mentre proteoglicani solforati sono il dermatansolfato, l’eparansolfato e il condroitinsolfato, cui si deve la compattezza e densità del connettivo.

Nel derma si osservano fascetti di miocellule (in corrispondenza dei follicoli piliferi, nell’areola mammaria, nello scroto e nel perineo) e di fibre muscolari striate (nel collo e nella faccia, dove alla superficie profonda del derma prendono inserzione muscoli pellicciai); vi sono ancora vasi sanguigni, linfatici, ghiandole sudoripare e complessi pilosebacei.

Il derma è suddivisibile in uno strato papillare, più superficiale e a contatto con l’epidermide, e in uno strato reticolare, più profondo.

Lo strato papillare si solleva in sporgenze coniche (papille dermiche) e risulta meno denso che in profondità; presenta molte fibre collagene, poche fibre elastiche e reticolari ed è ricco di vasi sanguigni e terminazioni nervose. Le papille dermiche si ingranano con zaffi epiteliali che derivano dalla sovrastante epidermide; sono generalmente rade e di volume ridotto in quasi tutta la superficie corporea, ma nelle regioni di pelle glabra esse appaiono alte e laminari anziché coniche, parallele tra loro e con decorso corrispondente alle creste epidermiche superficiali. Ciascuna papilla contiene un’ansa capillare, fibre nervose amieliniche e, in taluni distretti, corpuscoli tattili di Meissner. Lo strato papillare presenta più cellule rispetto allo strato reticolare, con il quale continua senza limiti.

Lo strato reticolare è paragonabile alla lamina propria delle mucose; è costituito da robusti fasci di fibre collagene e numerose fibre elastiche. La direzione dei fasci collageni varia nelle diverse regioni corporee, costituendo il substrato strutturale delle cosiddette linee di Langer, in quanto conferisce alla pelle resistenza alle
deformazioni diversa a seconda dell’orientamento delle fibre. Lungo le linee di Langer la deformabilità della cute è minima. La conoscenza di tali linee è importante dal punto di vista chirurgico, perché le incisioni dovrebbero essere eseguite parallelamente a tali linee per evitare l’eccessivo allontanamento dei margini della ferita e per facilitare la cicatrizzazione con buoni esiti estetici.

Eccessive distensioni della pelle, dovute a ingrassamento o gravidanza, possono determinare, specie a livello addominale, parziali fratture della maglia trimensionale di fibre dello strato reticolare, seguite da riparazione e formazione di antiestetiche linee biancastre (striae distensae smagliature)che sono vere e proprie cicatrici del connettivo dermico, difficili da eliminare o ridurre.

I fasci connettivali profondi dello strato reticolare delimitano ampi spazi in cui si trovano le parti più interne dei follicoli piliferi, i glomeruli delle ghiandole sudoripare e lobuli adiposi.

In profondità lo strato reticolare trapassa senza limiti precisi nell’ipoderma che ne permette l’ancoraggio alla fascia superficiale del corpo.

Nella pelle umana esistono differenti tipi di collagene, di cui i più abbondanti sono:
collagene tipo I, che costituisce l’80% e si trova nel derma reticolare cui fornisce resistenza ed estensibilità;
collagene tipo III, con il 12%, che si trova nel derma papillare soprattutto attorno agli annessi e ai vasi; si dispone a larghe maglie per facilitare gli scambi metabolici con l’epidermide;
collagene tipo IV e tipo V, che rappresentano circa il 5% e si trovano nella lamina densa della giunzione dermoepidermica;
collagene tipo VII, che è il componente delle fibre di ancoraggio della giunzione dermoepidermica.

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